martedì 27 novembre 2012

ESTEMPORANEO/1

  • Tornato allo sport, dopo secoli. Calcetto del sabato, con maglia As Roma vintage Barilla stagione 92/93 (quella di Boskov), e grandissimo risultato: non sono morto né collassato.

  • Domenica scorsa paese evacuato, per colpa di una residuato bellico trovato proprio in pieno centro (che poi centro; data la piccolezza del paesino, qui è tutto centro, è tutta periferia). Tutte le vie d'uscita, di fuga, bloccate. Io dovevo andare in montagna a mangiare. Per evitare di spacciarmi per il nipote di Bertolaso (o Gabrielli), ho tagliato per campi, campagne e orti, in compagnia della mia fedele amica bussola, ma mi sono perso, ho ritrovato la strada 4 ore dopo, era già notte, mi sono letteralmente cacato sotto.
    No, scherzo. Sono uscito dall'unica strada aperta e sono arrivato in perfetto orario al pranzo.
  • Visti molti film l'ultimo periodo: Hiroshima Mon Amour (confesso, mi mancava), Chinatown (confesso, mi mancava), Tutti gli Uomini del Presidente, La Fuga di Martha, Il Castello Errante di Howl, Un Giorno di Ordinaria Follia, Post Mortem, La Grande Fuga, Quinto Potere, Good Morning Vietnam (scusate per la raffica di link).
    Fantastico Hiroshima (ma vabbè, parliamo di uno dei capisaldi), finalmente Miyazaki (sì, è un Maestro, un “Gigante Assoluto”, ma non mi aveva mai ispirato, questa volta sì per pregiudizi sui film d'animazione giapponesi; già scaricati Totoro, Porco Rosso e La Città Incantata), un bel cazzottone sullo stomaco, in senso positivo, Post Mortem (beh, è la storia di un tipo che lavora in un obitorio nei giorni del golpe del '73 di Pinochet e soci, vedete un po' voi se non è un metaforico pugno nella cistifellea) del cileno Pablo Larrain, prologo, in un certo senso, di No (film sul referendum del 1989 in Cile che sancì, per l'appunto, la fine della dittatura di Pinochet, non vedo l'ora di vederlo. Sì sto fissato per i film sulle dittature sudamericane). Fregato da 'sta fuga de Martha, tipico film sundanciano che è troppo. Troppo claustrofobico, troppo indie, troppo grigio, troppo finto underground patinato, troppo paranoico.
    Se qualcuno ha film, anche recenti, li consigli.

  • Ascoltata discografia di Beck (avevo solo qualcousina qua e là), Tame Impala (rivelazione, non li avevo mai sentiti nominare), Wax Taylor (Dj francese che tra le tante cose, remixa sonoro di film con basi musicali), Balthazar, Bersuit Vergabarat (arscentini), e Dirty Projectors, oltre all'ultimo dei Bloc Party che, sinceramente, mi ha fatto cacare.

  • Di fumetti non mi intendo. Oddio, a parte Topolino e Il Giornalino ai tempi dell'infanzia.
    Ma i due libri di Zerocalcare spaccano i culi. Non ho mai trovato nessun disegnatore che rendesse l'assurdo e le quotidiane battute non-sense così reali. Mettetece pure il fatto che il genio è di dicembre '83, come me, ha il mio stesso background cultural/infantil/adolescenziale e in lui ritrovo molti miei tic e manie.
    Vabbè è che me fa proprio piegare, ogni tanto mi prendo il libro, lo apro a caso e rido sguaiatamente. La maggior parte delle volte rileggo le stesse cose a distanza di 20 minuti e rido sguaiatamente lo stesso. Come un bambino scemo che ride come uno scemo alla stessa battuta scema. Solo che in questo caso ciò che leggo non è scemo. O almeno spero non sia così.

  • Il programma di Crozza è il miglior spettacolo comico televisivo da tempo immemore, forse il migliore in senso assoluto.
    Grazie all'esperimento dell'anno passato di Guzzanti con Aniene, anche Crozza ha accorciato ad un'ora il programma, eliminando tempi morti e le 800 pubblicità (ora “solo” 2/3). Oramai parlo solo tramite tre locuzioni: Tuoop, Suogno e Agghiacciante!.
    Ecco, unico neo, se eliminasse ogni tanto qualche canzone dal vivo sarebbe la perfezione.

  • Domenica c'è stata Pescara-Roma, sfida del cuore. Ha vinto la peggior Roma dell'anno, ha perso uno dei migliori Pescara. Che si può salvare. Basta comprare quei 16/17 calciatori a gennaio ed è fatta.
    La Juve perde e io vivo in diretta il dramma di un amico, juventino, che perde 1300 euro per un gol, quello che i sempre sportivi e rispettati bianconeri non hanno segnato. Doppia beffa, che rovina, almeno per questa volta, il sottile godimento che si prova nel vederli perdere, a prescindere contro chi giochino.
    P.s: appena visto puntata di Sfide su Agostino Di Bartolomei, per chi non lo conoscesse, il Capitano prima del Capitano, suicidatosi 18 anni fa. Magone.

  • Primarie Pd. Non li voterò, quindi non ho votato nelle primarie (anni fa votai Bertinotti, come vola il tempo, o per meglio dire, citando mia nonna: tembo che fu, non dorna biù). L'unico che non mi avrebbe fatto schifo ha perso, come da pronostico. Quello che mi fa più schifo, rischia di vincere. Il vecchio, rassicurante, che non avanza, vincerà.
    Mio padre anni fa catalogava con una sola parola una certa categoria di persone, gli arrivisti, quelli attaccati al denaro e ai beni materiali, gli egoisti, gli astuti, i “furbetti”, quelli che se ne fottono del proprio orticello e che cazzo me ne frega del prossimo (si chiama "naturalmente" senso civico e sociale): i Berluschini.
    Renzi è un Berluschino. Ed il sintomo di come si sia ridotta l'Italia.

  • Ho aggiunto sotto i tasti fregno (figo o cool), non fregno (non figo o non cool) e cosa significa fregno (né figo/cool, né non figo/non cool, una sorta di giudizio neutro, o una richiesta di delucidazioni semantico/abruzzesi, come ve pare).

  • Bene, se avete capito la spiegazione dell'ultimo punto, siete pronti a giudicare.

giovedì 22 novembre 2012

GLI AMICISTI ANONIMI, LE LAUREE, LA NEVE, IL RISPETTO, LE AMBULANZE, LA MENTALITÀ

(tutti i nomi di cose, città e persone sono stati camuffati e/o riconvertiti e/o cambiati di sana pianta, per tutelare la praivasi)


- È il momento più divertente della mia vita!!!
- Occhiooooooo, attentoooooo, SBAM!!!


Tutto si riconduce ad una semplice onomatopea. Sbam. Un botto, un urto, una storia da raccontare.
Perché, suvvia, chi non ha mai partecipato ad una laurea nel quale il festeggiato si fa letteralmente schiaffare sotto da un'autoambulanza?

Facciamo un passo indietro.
Dicembre 2009, nella città degli studenti, Fuoricorso, c'è fermento: gli Amicisti Anonimi (gruppo di persone unite dal sacro vincolo della bevuta compulsiva) si preparano a festeggiare la laurea del Basetta, noto degustatore di maionese, conosciuto per la compostezza e la coordinazione. Praticamente un Mr. Bean con basettoni, ciuffo e accento pugliese.
Ci si prepara, dunque, per raggiungere la sede di questo immancabile evento: Erremoscia.

"Ammazza che bel sole!"
Appuntamento alle 5 in stazione. Un bel sole suggerisce un abbigliamento sì invernale, ma quell'invernale che dici ammazza che sole, quasi quasi rispolvero quei pantaloni leggeri etnici che tanto piacciono alle giuovincelle ventenni frikkettone.
Ecco, io opto per pantaloni non-etnici leggeri e scarpe da tennis scrause.
Questa fiducia nel meteo mi (ci) si ritorcerà contro,
Siamo una (ancora asciutta) sporca dozzina, noi Amicisti, altri arriveranno in auto.
Biglietti fatti al volo, corsa a perdifiato verso il binario e siamo su, su un irreprensibile e pulitissimo macinino veloce di MacininoItalia.
Il macinino è l'occasione per ritrovarsi, discutere con Amicisti che hanno già abbandonato Fuoricorso e che sono tornati per l'occasione.
Ci sono tutti: c'è Lucky Polemica, c'è Misto Maiale (un mago dei fornelli che cucina solo se può mischiare almeno 3 tipi di carne), c'è Sì-sì, c'è Sinagoga, c'è Giacchinadidas, c'è Paurooso, c'è Ammortepresidente, c'è Manilisce, c'è Peeee, c'è De Lollis.
La cremè della cremè degli Amicisti.

Io dormo, le ultime serate sbevazzanti si affrontano con dignità ma si accusano in seguito.
Tanto c'è un tale cielo terso che più terso non si può, un tale sole che più sole non si può e una tale positività nell'aria che più positività nell'aria non si può, che i 6 long island della sera prima mi paiono unischerzoperdavvero.

Che bella e intensa dormita, quest'ora è volata via.
Apro gli occhietti. Tutto bianco. Tutto. C'è neve in ogniddove. Tanta, tantissima, saremo già sui 20 cm e continua a darci a più non posso.
Ma quando cazzo ha nevicato, quando il sole tornerà cantava Albano, questa non è Erremoscia è l'Altopiano d'Asiago (notoriamente posto più freddo dell'Universo, del tipo: Torino 25°, Roma 28°, Palermo 36°, Bologna 26° con il 370% di umidità, Altopiano d'Asiago -22°).
Bene (bene staceppa), si pensa, la neve tempra gli spiriti amicistici, solo i più coraggiosi, i migliori (o quelli con più strati di grasso adiposo) saranno nell'olimpo del cicchetto.
E in ogni caso abbiamo ghiaccio gratis in abbondanza, il che non guasta.

Signori, si scende. Aaaaaaaaaaaaaminchiafreddo.

"qvante folte afefo tetto che tu tofefi mettere tuta pezante?"
Lo sapevo, avrei dovuto portare il paille alla Gustav Thoeni e la mia preziosissima tuta da sci, che uso esclusivamente per fare a pallotte di neve (in vita mia ho sciato solo una settimana, ben 21 anni fa, e, neanche a farlo apposta, scoprii che ero un talento naturale, il Ghedina della Maiella. Ricordo ancora quando mi lanciavo alla kamikaze senza bastoni in picchiata, urlando vado a centoall'oooooooraaaaaaa, e mio padre, inebriato dalla mia classe innata, mi apostrofava con fermati 'mbecille!).
Fortunatamente, il bar del rinfresco post-laurea è vicino alla stazione di Erremoscia.
Lucky Polemica già polemizza (VAFFANGUL DOV CAZZ STA IL BAR 'STI SPORCHI NORDISTI NON GI RISPETTANO, IL RISPETTO È 'MBORDANDE! LA MENDALIDÀ È 'MBORDANDE!), Manilisce già adesca ignare fanciulle, Misto Maiale già adocchia cacciagione autoctona, Sinagoga già prova a scroccà bevute al bar della stazione, Peeee già non ce la fa più a non fumare (nooooooooo ragazzi cccippall nononononooo e i tritouni? I tritouni? Dove souno i tritouni?) e De Lollis già declama versi a caso dell'Amleto indossando, previdente e lungimirante, una maglia nera a collo alto (De Lollis ha SOLO maglie nere a collo alto, un uomo con la sua impostazione gutturale, il suo timbro vocale, non si può permettere che maglie nere a collo alto).
"Orsù! Una (pausa teatrale) tequila!"
Dopo aver affittato un set di sci di fondo, scortati da Zanna Bianca, arriviamo regolarmente al Percortesianonmelodistruggeteilmio Lounge Bar.
Buffet+giri di bevute = gli Unni, dediti a devastazione e saccheggio.
I gestori del bar si sentono spacciati: la Protezione Civile, impegnata con l'emergenza neve, non può aiutarli. Sono in nostra balìa.
Dateci da bere e mangiare in quantità industriale e nessuno si farà del male.
Il bancone è la trincea e questa non è Sparta, è Sbronza.
Tutto sommato i danni sono contenuti: un paio di contusi, cumuli di neve e bicchieri rotti all'interno e piccoli disturbi alla quiete pubblica, dati dal classico dottoredottorenelbucodelculovaffanculovaffanculo e altri schiamazzi vari. Nessun specchietto rotto, nessuna auto danneggiata, nessun Mcdonald's distrutto, nessuna pisciata dietro il bancone, nessuna rissa stile Far West, nessun arresto.
Un po' abbiamo deluso.
Ma il tempo di recuperare c'è. D'altra parte, sono solo le 9.

La seconda tappa sarà la Giovine Baldracca, locale à la page di Erremoscia, distante 8 km (forse esagero), da fare tassativamente a piedi.
Ma prima, dobbiamo affrontare la tormenta perfetta. Nel frattempo, difatti, la neve continua a cadere incessantemente, di pari passo con le bestemmie causate dal disagio di cotanta neve, per l'appunto.
Prepariamo i cani da slitta, le bussole, i viveri e le pelli d'animale per coprirci.
Abbiamo una mappa, indispensabile in queste condizioni, dei bar della città, per raid e incursioni alcooliche a sorpresa.
Abbiamo un itinerario, studiato, settimane prima, in un summit con esperti d'urbanistica e cartografi.
Abbiamo vestito il festeggiato Basetta, anche visto il clima polare, da renna, una renna con le basette fotoniche.
L'arrivo previsto è alle 10,30 post meridian, se non incontreremo lupi e orsi che ci vogliono sbranare, anche qualcosa in meno.
Noi Amicisti, faremo in realtà ritardo, molto.
Il viaggio della speranza e della paiura.

Tutto inizia dopo ben 8 metri dal Percortesianonmelodistruggeteilmio Lounge Bar: c'è un altro bar.
Ognuno ha le sue tattiche.
Scous, per favoure quanto vengono quelle birre lì? E quei vini là? Troppo troppo.
Lucky Polemica distrae, la marmaglia nel frattempo, tra cui spicca Peeee (impegnato nella preparazione dei tritoni, senza i quali fracasserebbe i maroni, tiè senti che rima), frega bottiglie a casaccio.
Io no, io sono bravo (faccio notare che il tutto è anche un po' romanzato), anzi cerco di convincere Lucky a desistere dai suoi furti e taccheggi: - Chi sti fa? Sti frigà le bottiglie? - OOOOOO CHE QUESTI SONO DEL NORD, CI TRATTANO SEMBRE DDI MERDA, NON GI DANNO RISPETTO!!! IO FACC GIUSTIZIA CON MENDALIDÀ! - Ma se conosci il barista da 4 secondi. Anzi è stato gentiliss... - NON GI RISPETTANO!
Vabbè, non ci rispettano.
"Deh sì, si tromba abbestia con la giacchina dell'Adidas"
Sinagoga tenta solo di farsi scroccare dalle bariste, in compagnia di Giacchinadidas, che punta per l'appunto, come fosse il suo sguardo Magnum, sul potere della giacchina dell'Adidas (della serie mi metto la sgiacchina che piasce e si'uro vò a fiha, veramente, fidatevi, funziona 'sta storia), per avere qualunque cosa, in questo caso per avè da bè.
Manilisce, invece, cerca di scroccare direttamente bariste, mentre De Lollis cerca lo sconto, invano, declamando la carta dei cocktail in rima.
Ammortepresidente (noto Ammiraglio, vecchio lupo di mare, la lontananza dal mare più il clima montanaro lo rendono triste) e Paurooso (che punta su sguardi di stupore misto ad incredulità per avere per lo meno un cicchetto) rimangono sornioni a bere e sorvegliare.
Misto Maiale è nella tormenta col suo fiaschetto di rum e cola, in cerca di una lepre, un cinghiale, 'nzomma una qualche bestia da cucinare.
Chi nasce cuoco, al massimo diventa cacciatore.

Usciamo. Strade deserte, niente macchine niente pedoni, riecheggiano solo cori calcistici e canzoni scurrili (per regolamento, devono avere almeno le parole sottopalla, scroto e piccione). Qualcuno, nello specifico Giacchinadidas e Si-Si, filmakers di fiducia, riprendono scene che nessuno dovrebbe riprendere.
Altro bar, stesso canovaccio.
Taccheggio, bevute alla cazzo, cori calcistici, dottoredottorenelbucoeccecc., ribevuta, insulto al barista che non ci vuole più servire.
E così via.

(Ricordiamo sempre che tutto questo accade con il Basetta vestito da renna)

Siamo ufficialmente ubriachi o giù di lì. Manca poco, giusto un rettilineo lunghissimo, prima di arrivare alla Giovine Baldracca. Sarà un chilometro o giù di lì.
Neve e ghiaccio hanno reso impraticabile strada e marciapiede. Non si sta in piedi o giù di lì.
Camminare da ubriachi sotto una coltre di 40/50 cm di neve è difficilino.
Non siamo alpini, non abbiamo la stessa resistenza all'alcool degli alpini, non abbiamo lo stesso equipaggiamento degli alpini (ce li vedete gli alpini con scarpe da tennis, felpe con cappuccio e cappellini hiphoppe dei New York Yankees?).
Manca soprattutto il grip al terreno, ogni dieci metri qualcuno cade, un lastrone una caduta. Nell'ordine: Misto Maiale, Io, Basetta, Io, Io, Misto Maiale, Misto Maiale.
C'è ilarità, grasse risate riecheggiano nella bianca notte erremoscese.
Siamo fradici, noi Amicisti, infreddoliti, sotto pesante sbornia, ma sticazzi, c'è gente che cade de chiappe che neanche un cinepanettone con Boldi ed Enzo Salvi. Tutto il resto non conta.
E la serata è appena iniziata.
Ma non nel senso che abbiamo immaginato.

Ed è quando Misto Maiale azzarda:
- È il momento più divertente della mia vita!!!
che si consuma l'imponderabile, la tragedia:
- Occhiooooooo, attentoooooo, SBAM!!!

Hanno accoppato Basetta (Basetta è vivoooo), cioè un'ambulanza, per fortuna in frenata, ha messo sotto Basetta, che, rimbalzando sul cofano, è ora per terra a faccia in giù sulla neve fresca, per di più senza copricapo da renna. Una chiazza di sangue è di fianco al suo corpo.
Seguono, chiaramente, 30 secondi di panico, quelli che ci mette il nostro laureato amicista per alzarsi, imprecare con il mondo e farci tirare un sospiro di sollievo. C'è sangue sì, ma perché si è morso la lingua.
"Ambulanza1 ad ambulanza2: ci stavamo annoiando, abbiamo investito un pedone, venitelo a prendere. Buonasera."

Meglio non rischiare, portiamolo al pronto soccorso. Se non altro l'ambulanza già c'è, ora sicuramente, i medici, che celermente sono scesi a prestare soccorso, lo trasporteranno all'osped...
- ahooooooooo!!! Che cazzo state a fà, mi volete portààà a sto cazzo de ospedale?! Almeno chiudete lo sportellone che me stò a morì de freddo mortacci vostra!!!
Ah sì, piccolo particolare: c'era già qualcuno nell'ambulanza che aveva bisogno. Abbandonato al suo destino.
Ne chiamano un altro, dunque, e se ne vanno.
Nel frattempo, qualcuno (qualcuno che voleva essere picchiato), da una finestra al terzo piano di un palazzo, ha visto tutta la scena: - brrrravooo coglionassoooo, ben ti sta, shperrrro che tu ti scia fatto maleeee, coglioneeee, crrretinooooo!!!
Aizzati da cotanta testadicazzagine mista a imprudenza, rispondiamo: - ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo figlio di p*****aaaaa, testaaaa di c***o, scendi che ti rompiamo il c**o, vieni mò proprio abbasc', sceeendiiii sceeeendiiiiii dall cal' u meeeerddddd, e via di improperi, iniziamo a suonare campanelli a caso per “stuzzicare” il simpaticone del terzo piano e cercare lo scontro fisico, così da giustificare pienamente l'arrivo di una seconda ambulanza.
Che arriva tempestivamente. Basetta viene portato all'ospedale, non distante dal luogo dell'incidente, a sua volta non distante dalla Giovine Baldracca.
Appuntamento quindi per l'happy hour all'ospedale di Erremoscia.

Ma prima c'è da informare la ragazza di Basetta che ci aspetta già alla Giovine Baldracca.
Di questo se ne incaricano Peeee e Sì-Sì.
- Sendi non so coume dirtelo... il tuo ragazzo è stato investito da un'ambulanza, ora è al prounto soccourso...
- Dai Peeee non scherzare, che scherzo di merda.
- Né ti giuro, ma secondo te, piuttosto che fare tritouni stavo qui a parlare con te? Devo fare i tritouni! Anzi vado a farli al pront soccors. Da dietro Sì-Sì, a mò di notaio, conferma: - Sì sì eh!

Tutti all'ospedale. A piedi, sotto la solita tormenta. Ci posizioniamo nella saletta delle macchinette automatiche.
Succede che arriviamo in condizioni psico-fisiche pessime.
Succede che vediamo il Basetta sulla barella che, salutandoci caldamente e cappottandosi subito dopo (- uè ciao ragazzi, tutt'appos... SBAM! E due), ci mette immediatamente di buon umore.
Comunque, c'è chi soffre crisi di fame, chi crisi di sete, chi di freddo.
Io di freddo. Sono fradicio e, come me, Paurooso (dovreste vedere la sua faccia sbigottita, povero, del tipo doveee sooono, perché soono venutoo, paurooso): con incredibile classe, ci togliamo scarpe e calzini e li mettiamo sul termosifone per riscaldarli.
Gli altri Amicisti saccheggiano le macchinette (da menzionare le combo chinotto San Pellegrino/taralli farlocchi), alcuni fumano tritouni, altri visitano l'ospedale un po' per noia un po' per disturbare il prossimo, Misto Maiale non entra, lui, come sempre, cerca solo prelibata cacciagione di stagione (una foca, un ermellino, un'alce).
Abbiamo praticamente colonizzato un ospedale (e il suo circondario). Mancano solo un mazzo di carte per un tressette, un grappino da degustare, delle spogliarelliste della steppa abituate a temperature estreme e una balla di fieno.

Aspettiamo il responso del referto: cosa sarà? Oddio, un trauma cranico? Una distorsione? Un braccio rotto? Almeno una storta?
No.
ALITOSI ALCOOLICA.
Cioè, uno viene investito da un'ambulanza e che gli diagnosticano? Alitosi alcoolica.
In pratica hanno rischiato più gli infermieri e i dottori che hanno respirato le esalazioni tossiche del Basetta, che il Basetta stesso.
"Cos'è? Solo alitosi alcoolica? E dajeeee, damme er 5 zì"
Scene di giubilo stile base Nasa di Houston (avete presente? C'è sempre una telecamera fissa puntata da decenni sugli stessi tizi, che festeggiano la missione (sempre) riuscita, forse sono lì per quel motivo: - Senta lei è ingegnere aerospaziale? - No, guardi, mi dispiace. - Vabbè non fa nulla, senta ci serve un figurante che esulti quando ci esce bene una missione nello spazio. - Lei sa dare il cinque? - Sì, ero campione della contea – Bene. È assunto).
È quasi mezzanotte. Ci siamo rifocillati e riscaldati, siamo carichi. Basetta ci dà l'ok. Ce la fa, si può finalmente raggiungere la Giovine Baldracca.


Giunti nel locale, siamo accolti dallo stupore dei proprietari per il ritardo accumulato. Vai a spiegare che il prenotante, cioè il laureato, cioè il Basetta, si è fatto investire.
- Ehm niente eravamo al pronto soccorso. - Ma che davero? E ora tutto bene, sì? - Sì. - HAUHAUHUAHUAHHAUHAUHUAHUAHUHAUHAUHAUHAUHAUHAUAHUA.
Lucky Polemica inizia a mettersi, stranamente, nervoso per la presa in giro, l'affronto sarcastico di cui siamo stati inconsapevoli protagonisti e medita già vendetta, in forma di taccheggio.
Noi, vabbè, abbozziamo, non ci curiam di loro e andiamo oltre.

Dove eravamo rimasti?
Che ora non solo festeggiamo la laurea, ma anche lo scampato pericolo. Una festa doppia. Si raddoppiano, quindi, le forze distruttrici degli Amicisti Anonimi.
Una tavolata tutta per noi, subito presa d'assalto. Gente in piedi che urla cori in onore dell'accaduto (se cliccate sul coro esce la base musicale, se volete potete fare il caraouche da casa): “Siam venuti a Erremoooscia e ti sei buttato soottooo, venimmooo alla tua lauuureeaaa e stavi suul cruscoootto, perché! Perché! Perché ti seei buttatoo soottooo, oh Basettaaaa, ora sei tuttooo roottoooo”.
Partono varie sfide tra le quali, quella di furto di bottiglie e cesti/regalo di Natale, quella, ça va sans dire, di cocktail+cicchetti, ma soprattutto quella di “tuffo outdoor a volo d'angelo su un tavolo completamente ricoperto da uno strato di 60 cm di soffice neve” (in inglese “outdoor angel dive flight on a table completely covered with a layer of 60 feet of soft snow”), specialità olimpica invernale.
Qualche Amicista a caso fa rissa con qualche autoctono a caso, e il caso vuole che nessuno ci cacci. Minacce sì, ammonizioni verbali anche, ma niente di che.
Mi accorgo di Lucky con una bottiglia di vino in mano che borbotta tra sé e sé: - VAFFANGUL, SONO RIUSCIT A FREGARTI LA BOTTIGLIA BRUTT NORDIST CHE NON SEI ALTRO, PRENDI PER CULO, PRENDI, NON GI HAI DIMOSTRAT RISPETT, CI VUOLE RISPETT! CI VUOLE MENDALIDÀ!
Ci vuole rispetto, ci vuole mentalità. A prescindere e a orologeria.
"Che mani lisce che hai... Trombiamo?"
Nel frattempo, c'è chi la mentalità, per scopare, pare ce l'abbia: manca poco alla chiusura della Baldracca, Manilisce non ha ancora trovato nessuna preda di sesso femminile da circuire.
MENO 20 MINUTI ALLA CHIUSURA!!! Manilisce si gira intorno e va verso il primo essere umano donna che trova davanti i suoi occhi.
- Ehi ciao che mani lisce che hai... Limone al volo. Passano due minuti e, attaccati al muro, ce danno che ce danno de lingua. Io e Sì-sì, spuntando da dietro una colonna, riprendiamo il tutto: - Che cazzo volete oh, che vi riprendete? Sono amici tuoi? - Nono, non li conosco proprio (da notare che quando la tipa si gira verso di noi, Manilisce fa gesti inequivocabili con la mano, ridendo sguaiatamente a bassa voce).

Usciamo, completamente fatti.
La neve ci perseguita, ma, se non altro, organizziamo un brunch in piazza con un cesto regalo rubato da Paurooso che, grazie al suo sguardo perso nel vuoto e al suo stupore (e, soprattutto, spinto dal fatto che flirta con una bella ragazza), confonde il nordista avventore e lo deruba.
- Pure tu te sei messo a rubà?
- Mi haanno deetto che non ci rispeettava!
Come creare un mostro.
Banchettiamo, con disgustoso spumante alla banana, bucce d'arance al cioccolato e torroni gusto misto, giusto per riprendersi dalla chimica e dalla sbronza.

Sono le 4 di notte e poco più. È tempo di andare, è tempo di migrare.
Abbiamo meno di un'ora per prendere il macinino per Fuoricorso. Dobbiamo attraversare un'intera città sotto la più grande bufera di neve degli ultimi 320 anni, secondo Studio Aperto.
Come faremo? EH? Come?
Ci viene in soccorso un provvidenziale essere mitologico (o un'allucinazione molto potente): il pinguino col rolex, cugino del Bianconiglio di Alice.
- Mbè dai sbrighetv!!! Mo ve la dico io la strada. Jammèèè che non fa tanto freddo!
Lo dici tu, pinguino di merda.
-15°/-20°, non mi sento più mani, piedi e organo riproduttivo. Voglio morire, non ho mai sentito così freddo come in questi momenti. Vi giuro. E come me anche gli altri sono in sofferenza e devono buttare il principio d'assideramento oltre l'ostacolo.
Soffrono tutti gli Amicisti, tranne due:
Misto Maiale (ancora in trance agonistica dopo la gara di tuffi nella neve) che continua ancora a tuffarsi per strada, sul soffice manto bianco, urlando AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Manilisce, che invece rimarrà ad Erremoscia, ospite della tipa.
Parte, difatti, tutta la pipata minuto per minuto via sms. Mani invia messaggi a Peeee (fa così freddo che Peeee non riesce nemmeno a fumare, pensate un po'), facendo la cronaca della sua nottata di passione:
- Siamo in un vicolo. Stop. Mi sta facendo un pompino sotto la neve. Stop. È romanticissimo. Stop.
- Siamo a casa sua. Stop. Una casa gigantesca. Stop. Ha pure il Suv. Stop. Ora me la scopo in jacuzzi giacché i suoi polpacci mi fanno arrapare. Stop. Poi ha anche frequentato un collegio svizzero, cosa che mi fa ancora più arrapare. Stop. È tutto così romantico. Stop.
- Domani mattina mi riaccompagnerà in stazione col Suv. Stop. Dopo che me la sarò bombata un discreto numero di volte, mi darà 20€ che valgono come biglietto e come mancia. Stop. Che romantica sarà questa notte. Stop.
Arriviamo così in tempo in tempo per prendere l'ultimo macinino della notte. L'amico pinguino col rolex, che ci ha aiutato e spronato nei momenti difficili, decide di accompagnarci fino a Fuoricorso.
Entriamo e ci mettiamo vicini vicini, così da riscaldarci (non fate battute).
L'ipotermia è dietro l'angolo, il riscaldamento del macinino no.
Maledetta Macininoitalia.
Dormiamo. Questa volta ci addormentiamo con la neve e non ci svegliamo nel sole dell'andata, ma sempre nella puta neve.

Fuoricorso è sepolta.
I mezzi spargisale non ci sono e in ogni caso non servirebbero. Ci vorrebbero mezzi spargibestemmie.
"La stazione? Per di là."
Il pinguino col rolex, sceso dal treno, constata la situazione: - Ma lo sai che volete fà? Io me ne torno a Erremoscia, qui è troppo anche per me, mo so cazzi vostri, ciao sfigati!
Mai fidarsi di pinguini con al polso orologi del valore di 5000€.
Segno della croce e via. Per fortuna abitiamo a 10 minuti a piedi dalla stazione, che diventano, con la nevicata del secolo, 40.
Dopo un tentato linciaggio di Sì-Sì (che bellaaa la neveeee!! Questo capodanno tutti in Svizzera!!), con conseguente risposta di Peee (mo l'ammazzooo per dio, veffenghiuul!! oddio mi sto sentendo male, datemi un tritoune per favore, nonono i tritouni? dove souno?), entro in casa tremante e sull'orlo del trapasso, accompagnato da Misto Maiale, quei giorni ospite.
Camera mia, nonché camera degli ospiti, è occupata da coinquilino che scopa.
Altra camera di coinquilini è libera. Vabbè, un letto da una piazza e mezza, se po ffà.
Ci prepariamo, finalmente, a dormire:
- Pffffffffff!!
- Che hai fatto oh?
- Veffenghiuul vè ogni volta porto 'sti cazzi di preservativi! (butta preservativo per terra) E poi con chi mi vado a coricare? Pppi tà!!! Sempr Pppi tà!!!
- Ma io veramen...
- Vaffanculo! Fai una canna và! Anzi non la fare che non ne sei capace! (borbottando) Ciddone!
- Buonanotte
- Buonanotte un cazzo!