sabato 23 febbraio 2013

ESTEMPORANEO/2: DEL NOSTRO TEMPO RUBATO (o di quello che da lunedì ci ri-ruberanno).


  • Scrivo dalla natìa Terra, richiamato dall'adempimento del dovere elettorale. Per la prima volta in vita tua, oltre che votare al Senato, tecnicamente non sai 'ndo fa la crocetta, o per lo meno non scrocerai con convinzione. Eliminando i sempre più inquietanti e qualunquisti (non so, ma solo a me ricordano la folla festante che ascoltava il bungee jumper 70 anni fa?) seguaci di Grillo (momento trivia: sapete come è chiamato il Grillo Parlante di Pinocchio in Spagna?), vabbè, nemmeno dobbiamo sta a parlà di quel 20/25% di italiani che da un ventennio si dimostrano simplement ridicoli, rimangono poche scelte. Tipo turarsi il naso e sperare che il popolo italiano non scoreggi metaforicamente, e non si ripropongano vignette de 'sto tipo (2006, si badi bene, ditemi se non è attuale). 
?
  • Oppure annamo tutti alla festa di laurea di Oscarone Giannino, che poteva essere il primo premier mondiale porno-hipster e invece si inventa titoli accademici. Mannaggia li pescetti signò.
  • Un mese, da quando sono ri-emigrato nel medio nord, sempre Bolo, sempre quartiere Lame. Sono un abitudinario, sì, non vivo lontano dal Lumiere, dal Paladozza, dal Pratello, da quell'architettura facista che dopo un po' ti sembra casa.
  • Ti imponi, alla tua partenza, alcune cose. “dai cazzo devi comportarti in un certo modo”, seguire delle auto-imposizioni che il tuo ego, lapalissianamente, ti ha orgogliosamente suggerito. Inizia quello che devi da fà, il masters (la S fa wuozzamerigan), tornare ad una normalità decennale, "astrarti" dal tuo passato, trovare il tuo futuro, vivere il tuo presente (e che mi vengono così, da diario di seconda terza media). E, meravigliandoti della tua prima, seria maturità, a 29 anni le segui benissimo e ti astrai senza sforzo

  • Le cose cambiano. Più velocemente di quanto tu possa immaginare.

  • Visti un sacco di film negli ultimi 3 mesi. Cioè, in 3 mesi ne vedi di films (la S fa wuozzamerigan). Bene. Notevole doppietta Miyazakiana Porco Rosso/La Città Incantata (sdoganato nella sua interezza, finalmente), recuperati Effetto Notte, C'eravamo Tanto Amati (ora capisco chi ha ispirato la Meglio Gioventù), Amore e Guerra (solipsismi woodyani vi amo) e Rapina a Mano Armata, ci si dirige verso trilogie ultra-reclamizzate che ti deludono, in parte, ma ti deludono perchémiaspettavochemiavrestisopresomaledettoregistadimemento. Di Batman di Nolan salvi Joker, chè poi Joker lo arrestano nel secondo, e nel terzo non capisci perché tra tutti i malamenti evasi in una New York/Gotham City in balìa della terza guerra mondiale, lui non ci ci sia. Voi direte: “è morto Heath Ledger!”. E ci avete pure ragione. Ma se schiatta un Ledger, mettimi un, uhm non so, Mark Wahlberg a sorpresa, ché si assomigliano pure.
    Vabbé scusami Cristopher. Comunque, tornando al punto del Cinema, V per Vendetta e Magnolia li vedi per la prima volta con neofiti wuocchi. Grillino il primo, lunghissimo il secondo, ma con abbagli favolosi. Cioè, prenditi una rana in testa e poi ne parliamo.
    I meglio sono i films (la S fa wuozzamerigan, non so se l'avete notato) sudamericani (o comunque di lingua spagnola; è un mondo da scoprire giovani): il tarantiniano/spagnolo Balada Triste de Trompeta (che in Italia è più o meno Ballata dell'amore e l'odio) che quando lo finisci di vedere dici: ma watafacca o mathafacca (dipende se tu sia Spittycash o meno), Elefante Blanco (a cui Gomorra, colonna sonora neo-melodica a parte, je fa 'na pippa) e NO!. Pablo Larrain spacca. Se volete sapere cosa sia la Libertà, senza il PopoloDella e con la Aconl'accento maiuscola, bisogna che ve lo vediate 'ppe forza. La dittatura di Pinochet che crolla inaspettatamente nel '89, le limitazioni delle libertà, oramai incancrenitisa in 20 anni di dittatura, finiscono nel momento in cui porti avanti un'idea semplice ed infantile: la felicità, la gioia di vivere, la speranza di un mondo, molto retoricamente, migliore. Concetti basilari da prima elementare, astratti, portati all'estremo e resi storicamente verosimili, ché guarda, dopo aver visto 'sto film dici “Clint Eastwood che ha fatto Invictus chi???”.
    Il male si può combattere con un arcobaleno. Cristo. È che quando lo vedi pensi che non possa essere successo, invece è così: fomentare la Libertà in ognuno, superando la paura di esporsi, con la canzoncina/jingle, col sorriso, con la fiducia nel prossimo. Cioè pare che sia una campagna elettorale portata avanti dai teletubbies. E mi sono pure accorto che ho spoilerato come le pazze, mi scuserete.

  • Musica “scoperta”? I Vadoinmessico. La terra di mezzo tra il taratattatà flamencheggiante e l'indie non snob, che te fa move la testa a tempo, senza pensare a quello che ascolti. Da notare, inoltre, Melissa Laveaux (una Tracy Chapman francese) e gli Here We Go Magic.
    "A Giannì, nemmeno ar 4 ppe cento arivi"

  • Il calcio, questa stagione, è morto quando il Maestro è stato cacciato da una dirigenza incompetente: dovevi da prende la squadra, dovevi da cazziarla e dovevi da dije: “giovani, questo è l'allenatore, queste sono le sue regole, chi c'è, c'è, gli altri fora di ball! Pure tu daniele de rossi che fai finta de non stà ad ascoltà, 'tacci tua.” Comunque discreta soddisfazione sfonnare la giumenta in casa dopo 9 anni. Che 9 anni fa, il 4 pappine e a casa, lo vidi su sky a casa de amici in uno dei primi box fastweb, quello con tivvù incorporata e internet supersupervelocissimo (relativamente all'epoca) che con winmx in 4 minuti già te scaricavi un film. N'gulo se mi sono invecchiato, sono pure quasi brizzolato.
  • Iniziato un Master, in cui studi materie, per lo più, nuove nuovissime. Alcune cose, tipo economia internazionale, non le digerisci, e lo capisci quando ti ritrovi a mirare il muro, una pagina o il professore stesso intere mezz'ore, con la tipica fissità dell'ottuso. Altre, invece, ti stanno aprendo la mente a colpi di schiaffoni scienzo/politici. Suggestivo, comunque, che ti raccontino gli ultimi 60 anni di Storia come una storia, da seguire appassionatamente, e non più come un "allour quest è Yalta poi c'è Stalin che è un matto, poi arriva crisi di cuba bomb atomica krusciov che limona, poi vabbè guerre qui e là, reagan blabla breznev afghanistan poi arriva gorbaciov e finisc", entrando effettivamente dentro le dinamiche che ci hanno portato al "qui e ora".
  • Le cose cambiano dicevo, i rapporti pure e le priorità anche. Così in pace con me stesso, sereno e tranquillo, non lo ero da tanto tanto tempo. Ora, sempre precariamente ok, ho una strada, che magari risulterà essere senza uscita o interrotta, ma che mi sta facendo viaggiare con la mano fuori il finestrino, come in cerca di vento rinfrescante.
    E a chi ti faceva pen(s)are fino a pochi mesi fa, ora auguri sinceramente tutto il bene del mondo. Se sei quello che (non) sei è grazie a chi hai conosciuto, tipo questa persona. È una sorta di costruttivismo personale/sociale. Mi "costruisco" nelle relazioni sociale. 
     Mi raccummann” (mi raccomando).
    Quando sai che non vedrai qualcuno a cui tieni/hai tenuto per molto tempo, queste sono le ultime parole che proferisci. Mi raccomando, fai a modino. Mi raccomando, non perdere di vista le tue priorità. Mi raccomando, continua ad essere quello che sei stata fino ad ora. Mi raccomando, stai bene.
    Come ho sempre desiderato che tu stia.



mercoledì 6 febbraio 2013

LA MACCHINA DEL FANGO


Ma fate sempre così tra di voi?”


In tivvù c'è il noto coprofago Paolini che ascolta l'omino di Rai Sport disquisire presumibilmente di sport, e annuisce, tutto concentrato. Il giornalista parla parla parla, ma sa che dietro di lui incombe il fottutissimo quatr'occhi, che in quattro e quattro otto ne potrebbe dire quattro, for example, un Varriale Cornuto ci starebbe proprio bene.
Come in un western di Leone/Corbucci e, a questo punto, di Tarantino, i due contendenti si temono, si scrutano idealmente, si annusano.
Si nota una sorta di tacito rispetto delle due parti dicotomiche giornalistachefailpropriolavorolevatedarcazzofammeparlà/cacacazzotelevisivopatentato.
Ché tanto poi a collegamento finito saranno inevitabilmente calci pugni scoppolotti saponette in testa e sputi 'a merda viè qua!.
Una legge della giungla mediatica, una Macchina del Fango, in quanto te me butti nella merda fango e io te corco de mazzate.
Imprescindibile è farlo GRATUITAMENTE (mica te devono pagà, intendo nel senso di farlo così, a sfregio, senza una motivazione specifica).
Ma nel linguaggio dell'uomo qualunque che non sa scrivere cualuncue, cos'è la macchina del fango?
È macchina del fango, naturalmente, sputtanare qualcuno su giornali, tv, media in genere, eccetera eccetera.
È macchina del fango un macchina completamente ricoperta di fango, sebbene, nel caso specifico, sarebbe meglio chiamarla macchina NEL fango o macchina SOTTO il fango.
Ma così dottor divago troppo.

Da un 3 barra 4 anni anch'io faccio parte, non rendendomene pienamente conto, della suddetta categoria/insieme, ovvero di tutto cioè che si riconduce all'affermazione “Macchina del Fango”.
Così viene battezzata quella goliardica “guerra” intestina ad un gruppo di amici, in cui tutti gli ischerzi sono ammessi, in cui la presa per culo, che corre per strada o sul web, è all'ordine del giorno e data in pasto al pubblico manubrio. Non importa il grado di cattiveria o scurrilità, l'importante è mettere la tripla, come si definisce la battutona giusta al momento giusto.
Ma, oserei dire antropologicamente, come si sviluppa questa fanghiglia?
Possiamo dividere la Macchina del Fango in: Reale e Surreale.


Macchina del Fango Reale

Che riguarda le interazioni reali, fisiche, quelle di tutti i giorni.
Ti incontri al bar per strada in casa al mare in montagna in collina e in tutti i laghi e in tutti i fiumi bevi e pare che ci si incontri semplicemente per farsi du' chiacchiere amabilmente, in allegria e in tranquillità. E invece no.
Ci si smerda adottando diverse tattiche diaboliche tra le quali:
il “ti saluta stocazzo”: nella macchina del fango non ci si saluta con un semplice ciao o “bella gigi com'è?”. Ci si insulta con la prima stronzata che passa per la mente: “testa di cazzo!” “o merda!” “o ragazzi è arrivato quello scandalo di uomo di nomeacaso”, “Ueilà il budello di tu mà”, “Confidiascuola? EH? Puppa! Che boccalone”.
Che scherzo del menga. Cioè veramente che intelligenza scarsa, sempre questi soliti scherzi.
Il “ricordaèstatosolounbruttosognociccione democratico”: dalle 3 alle 6 persone, il tutti contro uno, il povero cristo che viene massacrato dal resto del branco sulle sue debolezze, sbagli, errori, difetti e chi più ne ha più ne metta. La differenza, metaforica, con l'esempio classico, e cioè la saponettata a Palla di Lardo, è una sola. La macchina del fango colpisce duro ma è anche democratica. Lo zimbello di turno siamo tutti. Alla media di 10 minuti di prese per culo a testa, si creano alleanze che guarda nemmeno il peggior stronzo guerrafondaio di Risiko, con il cronometro che fissa l'inizio e la fine del pubblico ludibrio. Smerdiamo Ics, 10 minuti e smerdiamo Ipsilon, poi altri 10 minuti smerdiamo Pigrecomezzi, poi altri 10 minuti smerdiamo Alfaomenga, 10 minuti e poi smerdiamo Ho finito le lettere greche e così via, fino a quando qualcuno dice “andiamo a bere, chi offre?” (e qui la risposta classica sarebbe sempre “il budello di tu mà!”).
"mo so cazzi tua"
Il “le sciampistecefannonapippa”: nella macchina del fango, nel gruppo che la utilizza come stile di vita, non esistono segreti di sorta, non ci sono non detti, tutti sanno di tutti le magagne, i segreti e le aspirazioni più profonde nonché i sogni nel cassetto più o meno inconfessabili. Se Ics si tromba una tipa, dopo due ore, il branco lo saprà. Se Ipsilon si ubriaca, tempo mezz'ora, il branco lo saprà. Se a Pigrecomezzi scappa la cacca, tempo 5 minuti, e il branco lo saprà. Non importa che tu sia in Italia, in Belgio, UK o Sudamerica. In massimo 10 ore tutti sapranno li cazzi degli altri. L'importante è che siano episodi da poter rinfacciare senza se e senza ma. “Oooooo te devo dì 'na cosa!!! Ics ha scoreggiato! Scusa mi svegli alle 4 di notte per dirmi questa stronzata? Si!”. Pettegoli! pipipipipi.
Il “scherzo violenzo”: premettendo che la violenza fisica è assolutamente bandita, ci sono eventi eccezionali ed irripetibili per cui la violenza, o per lo meno un accenno di essa, è concessa. Esempi: lauree, matrimoni ortodossi, cresime, bar mitzvah, discussioni semiologiche e risse al di fuori della volontà comune.
Di solito la violenza si manifesta in coppatoni e pattonate (cioè lo schiaffeggio in testa e all'unisono del malcapitato) uniti a violenze psicologiche (oltre che fisique) varie come il video dell'Ics che vomita (che sarà irradiato sul webbo) o la borraccia a forma di pene fatta bere all'Ipsilon, legato come un salame milano e ubriaco come un alcoolizzato ad un raduno di alpini.


Macchina del Fango Surreale

Si vive oramai una sorta di vita parallela e virtuale. Le tecnologie più disparate hanno aumentato la nostra cognizione del mondo che ci sta intorno (ma questa affermazione è ampiamente opinabile, visto che molti coglioni sono ancora più coglioni grazie ad Internet).
Ed hanno aumentato anche la voglia di prende ppe culo il prossimo.
Nella Macchina del Fango, anche il web, e in particolare Facebook, ha un suo ruolo preminente. Come può il branco, il gruppo, l'associazione scherzosa infangare il prossimo suo come se stesso? Lo vedrete appena finisco a scrive 'sta frase, che mi sto dilungando apposta apposta e a sfregio per far aumentare hitchcockamente la suspense in maniera proprio guarda vertiginosa che mo che finisco non vedrete l'ora di leggere.
Ma se non avrete già cambiato pagina, cosa che in fondo sarebbe anche cosa buona e giusta, vi meritate queste categorie:
Il “vado al cesso e mi cambiano la status su Facebook”: chi non ha mai lasciato inavvertitamente aperto il proprio profilo su Facebook? Bene, nella Macchina del Fango se lasci il Pc 30 secondi, torni e scopri che ti hanno scritto sullo status:
et voila, la smerdata è servita
Cosa più inquietante, accade anche se sei solo in casa. Lo spirito del buontempone colpisce in maniera inspiegabile ed inquietante. Io personalmente, anche per bere un bicchiere d'acqua faccio log out, consiglierei a tutti di farlo.
Tra le frasi più gettonate ci sono i "classici" sul coming-out o le tipiche frasi di schernimento che vanno dal “ho il pisello piccolo”, passando per “mi puzza il culo e/o le ascelle e/o i piedi e/o il fiato”, arrivando a “ai primi 40 mi piace verrà offerto un giro di bevute gratis”.


Il “foto-smontaggio”: è un fotomontaggio che prende di mira uno del gruppo della Macchina del Fango e lo smonta, abbinandolo all'essere più ridicolo sulla faccia della terra. Il fotomontaggio va poi sulla pagina del suddetto (e oramai) zimbello dell'universo taggando circa 1500 amici di chiunque. Tutti lo devono vedere e tutti devono dire la propria, di solito è un (benevolo) “HUAHUAHUAHUAHU”, o un “sei uguale, con quella faccia da cojone che te ritrovi poi!”, oppure un “d'ora in poi per me il tuo ricordo sarà associato a questa immagine”. Si annoverano tra i fotosmontaggi abbinamenti carpiati come Marisa Laurito, il Mago Otelma (reperto 1), Pirati (reperto 2), Ebrei ortodossi (reperto 3), Orsacchiotti tenerissimi (reperto 4), o Gianluigi Paragone (che è già di suo uno schifo che levati).
reperto 3
reperto 1

reperto 2

reperto 4




Il foto-smontaggio ha in sé due sottoinsiemi, il primo,
il “super-sosia improbabile”, che si riconduce al postare la foto dell'essere vivente più famoso somigliante allo smerdato, che, si badi bene, non è mai un fine statista o un attore che fa bagnare le donne del globo terracqueo, ma sempre uno povero stronzo che nemmeno più alla Talpa lo prendono che non fa share non fa audience;
il secondo,
"Ciao, sono l'amico buontempone che vi tagga tutti,
ché tanto sono a Londra e non sono a rischio rappresaglia"
il “vi taggo impavido con foto rebus”, che sottintende la dura presa di posizione di un solo membro della Macchina (il più delle volte qualcuno che non è lì con gli altri del branco e dunque non può essere preso a schiaffi e pernacchie) che tagga gli altri membri con simpatiche foto e giuochi di parole, di cui qui a lato abbiamo un fulgido esempio. 
il vi cito in un blog raccontando li cazzi vostri”: metatestuale, in questo caso. Quando qualcuno della macchina ha il coraggio e la memoria per raccontare fatti e avvenimenti che nessuno dovrebbe sapere. Magari solo il diretto interessato dell'attacco bloggista sa che è stato citato, magari invece più gente lo sa, magari tagghi il mondo e fai capire chi sia. Magari io in questo post, ho messo foto e citato così tante persone e avvenimenti che CHI SA LO SA, anche se queste ultime quattro parole messe lì non significano una beneamata.
Uomo avvisato, mezzo smerdato.

In ogni caso, bisogna saperci stare nella Macchina del Fango.
Bisogna che, come in fondo in tutte le famiglie, nel male, superficiale e goliardico, ci sia uno gigantesco strato di semplice bene e di rispetto sincero nell'altro.
Perché quando passa, la Macchina del Fango ti lascia la voglia de stà 'nsieme e ridere di essa, senza rancore, ma bensì consolidando rapporti che vanno al di là dell'uscire a fà serata.
Perché, cè capito, poi ci ricorderemo di 'sti ricordi come i più belli de 'a vita nostra.
Perché l'ultima frase l'ho scritta apposta tipo baci perugina o finale di dawson creek, ché fa tanto Stand By Me.

E poi, diciamocelo và, sai che due coglioni 10 cristiani seduti che si rispettano profondamente e nzè pijano per culo.

E andiamo su, 'ndiamo!