“Ma
fate sempre così tra di voi?”
In
tivvù c'è il noto coprofago Paolini che ascolta l'omino di Rai
Sport disquisire presumibilmente di sport, e annuisce, tutto
concentrato. Il giornalista parla parla parla, ma sa che dietro di
lui incombe il fottutissimo quatr'occhi, che in quattro e quattro
otto ne potrebbe dire quattro, for example, un Varriale
Cornuto ci
starebbe proprio bene.
Come
in un western di Leone/Corbucci e, a questo punto, di Tarantino, i
due contendenti si temono, si scrutano idealmente, si annusano.
Si
nota una sorta di tacito rispetto delle due parti dicotomiche
giornalistachefailpropriolavorolevatedarcazzofammeparlà/cacacazzotelevisivopatentato.
Ché
tanto poi a collegamento finito saranno inevitabilmente calci pugni
scoppolotti saponette in testa e sputi 'a
merda viè qua!.
Una
legge della giungla mediatica, una Macchina del Fango, in quanto te
me butti nella merda fango e io te corco de mazzate.
Imprescindibile
è farlo GRATUITAMENTE (mica te devono pagà, intendo nel senso di
farlo così, a sfregio, senza una motivazione specifica).
Ma
nel linguaggio dell'uomo qualunque che non sa scrivere cualuncue,
cos'è la macchina del fango?
È
macchina del fango, naturalmente, sputtanare qualcuno su giornali,
tv, media in genere, eccetera eccetera.
È
macchina del fango un macchina completamente ricoperta di fango,
sebbene, nel caso specifico, sarebbe meglio chiamarla macchina NEL
fango o macchina SOTTO il fango.
Ma
così dottor divago troppo.
Da
un 3 barra 4 anni anch'io faccio parte, non rendendomene pienamente
conto, della suddetta categoria/insieme, ovvero di tutto cioè che si
riconduce all'affermazione “Macchina del Fango”.
Così
viene battezzata quella goliardica “guerra” intestina ad un
gruppo di amici, in cui tutti gli ischerzi sono ammessi, in cui la
presa per culo, che corre per strada o sul web, è all'ordine del
giorno e data in pasto al pubblico manubrio. Non importa il grado di
cattiveria o scurrilità, l'importante è mettere
la tripla,
come si definisce la battutona giusta al momento giusto.
Ma,
oserei dire antropologicamente, come si sviluppa questa fanghiglia?
Possiamo
dividere la Macchina del Fango in: Reale e Surreale.
Macchina
del Fango Reale
Che
riguarda le interazioni reali, fisiche, quelle di tutti i giorni.
Ti
incontri al bar per strada in casa al mare in montagna in collina e
in tutti i laghi e in tutti i fiumi bevi e pare che ci si incontri
semplicemente per farsi du' chiacchiere amabilmente, in allegria e in
tranquillità. E invece no.
Ci
si smerda adottando diverse tattiche diaboliche tra le quali:
il
“ti saluta stocazzo”: nella
macchina del fango non ci si saluta con un semplice ciao o “bella
gigi com'è?”. Ci si insulta con la prima stronzata che passa per
la mente: “testa di cazzo!” “o merda!” “o ragazzi è
arrivato quello scandalo di uomo di nomeacaso”,
“Ueilà il budello di tu mà”, “Confidiascuola? EH?
Puppa! Che boccalone”.
Che
scherzo del menga. Cioè veramente che intelligenza scarsa, sempre
questi soliti scherzi.
Il
“ricordaèstatosolounbruttosognociccione democratico”: dalle
3 alle 6 persone, il tutti contro uno, il povero cristo che viene
massacrato dal resto del branco sulle sue debolezze, sbagli, errori,
difetti e chi più ne ha più ne metta. La differenza, metaforica,
con l'esempio classico, e cioè la saponettata a Palla di Lardo, è
una sola. La macchina del fango colpisce duro ma è anche
democratica. Lo zimbello di turno siamo tutti. Alla media di 10
minuti di prese per culo a testa, si creano alleanze che guarda
nemmeno il peggior stronzo guerrafondaio di Risiko, con il cronometro
che fissa l'inizio e la fine del pubblico ludibrio. Smerdiamo Ics, 10
minuti e smerdiamo Ipsilon, poi altri 10 minuti smerdiamo
Pigrecomezzi, poi altri 10 minuti smerdiamo Alfaomenga, 10 minuti e
poi smerdiamo Ho finito le lettere greche e così via, fino a quando
qualcuno dice “andiamo a bere, chi offre?” (e qui la risposta
classica sarebbe sempre “il budello di tu mà!”).
|
"mo so cazzi tua" |
Il
“le sciampistecefannonapippa”: nella
macchina del fango, nel gruppo che la utilizza come stile di vita,
non esistono segreti di sorta, non ci sono non detti, tutti sanno di
tutti le magagne, i segreti e le aspirazioni più profonde nonché i
sogni nel cassetto più o meno inconfessabili. Se Ics si tromba una
tipa, dopo due ore, il branco lo saprà. Se Ipsilon si ubriaca, tempo
mezz'ora, il branco lo saprà. Se a Pigrecomezzi scappa la cacca,
tempo 5 minuti, e il branco lo saprà. Non importa che tu sia in
Italia, in Belgio, UK o Sudamerica. In massimo 10 ore tutti sapranno li
cazzi degli altri. L'importante è che siano episodi da poter
rinfacciare senza se e senza ma. “Oooooo te devo dì 'na cosa!!!
Ics ha scoreggiato! Scusa mi svegli alle 4 di notte per dirmi questa
stronzata? Si!”. Pettegoli! pipipipipi.
Il
“scherzo violenzo”: premettendo
che la violenza fisica è assolutamente bandita, ci sono eventi
eccezionali ed irripetibili per cui la violenza, o per lo meno un
accenno di essa, è concessa. Esempi: lauree, matrimoni ortodossi,
cresime, bar mitzvah, discussioni semiologiche e risse al di fuori
della volontà comune.
Di
solito la violenza si manifesta in coppatoni e pattonate (cioè lo
schiaffeggio in testa e all'unisono del malcapitato) uniti a
violenze psicologiche (oltre che fisique) varie come il video
dell'Ics che vomita (che sarà irradiato sul webbo) o la borraccia a
forma di pene fatta bere all'Ipsilon, legato come un salame milano e
ubriaco come un alcoolizzato ad un raduno di alpini.
Macchina
del Fango Surreale
Si
vive oramai una sorta di vita parallela e virtuale. Le tecnologie più
disparate hanno aumentato la nostra cognizione del mondo che ci sta intorno (ma questa affermazione è ampiamente opinabile, visto che molti coglioni sono ancora più coglioni grazie ad Internet).
Ed
hanno aumentato anche la voglia di prende ppe culo il prossimo.
Nella
Macchina del Fango, anche il web, e in particolare Facebook, ha un
suo ruolo preminente. Come può il branco, il gruppo, l'associazione
scherzosa infangare il prossimo suo come se stesso? Lo vedrete appena
finisco a scrive 'sta frase, che mi sto dilungando apposta apposta e
a sfregio per far aumentare hitchcockamente la suspense in maniera
proprio guarda vertiginosa che mo che finisco non vedrete l'ora di
leggere.
Ma
se non avrete già cambiato pagina, cosa che in fondo sarebbe anche cosa
buona e giusta, vi meritate queste categorie:
Il
“vado al cesso e mi cambiano la status su Facebook”:
chi non ha mai lasciato inavvertitamente aperto il proprio profilo su
Facebook? Bene, nella Macchina del Fango se lasci il Pc 30 secondi,
torni e scopri che ti hanno scritto sullo status:
|
et voila, la smerdata è servita |
Cosa
più inquietante, accade anche se sei solo in casa. Lo spirito del
buontempone colpisce in maniera inspiegabile ed inquietante. Io
personalmente, anche per bere un bicchiere d'acqua faccio log out,
consiglierei a tutti di farlo.
Tra
le frasi più gettonate ci sono i "classici" sul coming-out o le
tipiche frasi di schernimento che vanno dal “ho il pisello
piccolo”, passando per “mi puzza il culo e/o le ascelle e/o i
piedi e/o il fiato”, arrivando a “ai primi 40 mi piace verrà
offerto un giro di bevute gratis”.
Il
“foto-smontaggio”: è
un fotomontaggio che prende di mira uno del gruppo della Macchina del
Fango e lo smonta, abbinandolo all'essere più ridicolo sulla faccia
della terra. Il fotomontaggio va poi sulla pagina del suddetto (e
oramai) zimbello dell'universo taggando circa 1500 amici di chiunque.
Tutti lo devono vedere e tutti devono dire la propria, di solito è
un (benevolo) “HUAHUAHUAHUAHU”, o un “sei uguale, con quella
faccia da cojone che te ritrovi poi!”, oppure un “d'ora in poi
per me il tuo ricordo sarà associato a questa immagine”. Si
annoverano tra i fotosmontaggi abbinamenti carpiati come Marisa
Laurito, il Mago Otelma (reperto 1), Pirati (reperto 2), Ebrei ortodossi (reperto 3), Orsacchiotti tenerissimi (reperto 4), o Gianluigi Paragone
(che è già di suo uno schifo che levati).
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reperto 3 |
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reperto 1 |
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reperto 2 |
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reperto 4 |
Il
foto-smontaggio
ha in sé due sottoinsiemi, il primo,
il
“super-sosia improbabile”, che
si riconduce al postare la foto dell'essere vivente più famoso
somigliante allo smerdato, che, si badi bene, non è mai un fine
statista o un attore che fa bagnare le donne del globo terracqueo, ma
sempre uno povero stronzo che nemmeno più alla Talpa lo prendono che
non fa share non fa audience;
il
secondo,
|
"Ciao, sono l'amico buontempone che vi tagga tutti,
ché tanto sono a Londra e non sono a rischio rappresaglia" |
il
“vi taggo impavido con foto rebus”,
che sottintende la dura presa di posizione di un solo membro della Macchina (il più delle volte qualcuno che non è lì con gli altri
del branco e dunque non può essere preso a schiaffi e pernacchie)
che tagga gli altri membri con simpatiche foto e giuochi di parole,
di cui qui a lato abbiamo un fulgido esempio.
“il
vi cito in un blog raccontando li cazzi vostri”: metatestuale,
in questo caso. Quando qualcuno della macchina ha il coraggio e la
memoria per raccontare fatti e avvenimenti che nessuno dovrebbe
sapere. Magari solo il diretto interessato dell'attacco bloggista sa
che è stato citato, magari invece più gente lo sa, magari tagghi il
mondo e fai capire chi sia. Magari io in questo post, ho messo foto e citato così
tante persone e avvenimenti che CHI SA LO SA, anche se queste ultime quattro parole messe lì non significano una beneamata.
Uomo
avvisato, mezzo smerdato.
In
ogni caso, bisogna saperci stare nella Macchina del Fango.
Bisogna
che, come in fondo in tutte le famiglie, nel male, superficiale e
goliardico, ci sia uno gigantesco strato di semplice bene e di
rispetto sincero nell'altro.
Perché
quando passa, la Macchina del Fango ti lascia la voglia de stà
'nsieme e ridere di essa, senza rancore, ma bensì consolidando
rapporti che vanno al di là dell'uscire a fà serata.
Perché, cè capito, poi ci ricorderemo di 'sti ricordi come i più belli de 'a vita
nostra.
Perché
l'ultima frase l'ho scritta apposta tipo baci perugina o finale di
dawson creek, ché fa tanto Stand By Me.
E
poi, diciamocelo và, sai che due coglioni 10 cristiani seduti che si
rispettano profondamente e nzè pijano per culo.
E
andiamo su, 'ndiamo!