Visti
molti film l'ultimo periodo: Hiroshima Mon Amour (confesso,
mi mancava), Chinatown (confesso,
mi mancava), Tutti gli Uomini del Presidente, La Fuga di Martha, Il Castello Errante di Howl, Un Giorno di Ordinaria Follia,
Post Mortem, La Grande Fuga, Quinto Potere, Good Morning Vietnam (scusate per la raffica di link).
Fantastico
Hiroshima (ma vabbè,
parliamo di uno dei capisaldi), finalmente Miyazaki (sì, è un
Maestro, un “Gigante Assoluto”, ma non mi aveva mai ispirato,
questa volta sì per pregiudizi sui film d'animazione giapponesi;
già scaricati Totoro,
Porco Rosso e La
Città Incantata), un bel
cazzottone sullo stomaco, in senso positivo, Post Mortem
(beh, è la storia di un tipo
che lavora in un obitorio nei giorni del golpe del '73 di Pinochet e soci, vedete un po' voi se non è un metaforico pugno nella
cistifellea) del cileno Pablo Larrain, prologo, in un certo senso,
di No (film sul
referendum del 1989 in Cile che sancì, per l'appunto, la fine della
dittatura di Pinochet, non vedo l'ora di vederlo. Sì sto fissato
per i film sulle dittature sudamericane). Fregato da 'sta fuga de
Martha, tipico film sundanciano che è troppo. Troppo
claustrofobico, troppo indie, troppo grigio, troppo finto
underground patinato, troppo paranoico.
Se
qualcuno ha film, anche recenti, li consigli.
Ascoltata discografia di Beck (avevo solo qualcousina qua e là), Tame Impala
(rivelazione, non li avevo mai sentiti nominare), Wax Taylor (Dj
francese che tra le tante cose, remixa sonoro di film con basi
musicali), Balthazar, Bersuit Vergabarat (arscentini), e Dirty Projectors, oltre all'ultimo dei Bloc Party che, sinceramente, mi ha
fatto cacare.
Di
fumetti non mi intendo. Oddio, a parte Topolino e Il Giornalino ai
tempi dell'infanzia.
Ma
i due libri di Zerocalcare spaccano i culi. Non ho mai trovato
nessun disegnatore che rendesse l'assurdo e le quotidiane battute
non-sense così reali. Mettetece pure il fatto che il genio è di
dicembre '83, come me, ha il mio stesso background
cultural/infantil/adolescenziale e in lui ritrovo molti miei tic e
manie.
Vabbè
è che me fa proprio piegare, ogni tanto mi prendo il libro, lo apro
a caso e rido sguaiatamente. La maggior parte delle volte rileggo le
stesse cose a distanza di 20 minuti e rido sguaiatamente lo stesso.
Come un bambino scemo che ride come uno scemo alla stessa battuta
scema. Solo che in questo caso ciò che leggo non è scemo. O
almeno spero non sia così.
Il
programma di Crozza è il miglior spettacolo comico televisivo da
tempo immemore, forse il migliore in senso assoluto.
Grazie
all'esperimento dell'anno passato di Guzzanti con Aniene,
anche Crozza ha accorciato ad un'ora il programma, eliminando tempi
morti e le 800 pubblicità (ora “solo” 2/3). Oramai parlo solo
tramite tre locuzioni: Tuoop, Suogno
e Agghiacciante!.
Ecco,
unico neo, se eliminasse ogni tanto qualche canzone dal vivo sarebbe
la perfezione.
Domenica
c'è stata Pescara-Roma, sfida del cuore. Ha vinto la peggior Roma
dell'anno, ha perso uno dei migliori Pescara. Che si può salvare.
Basta comprare quei 16/17 calciatori a gennaio ed è fatta.
La
Juve perde e io vivo in diretta il dramma di un amico, juventino,
che perde 1300 euro per un gol, quello che i sempre sportivi e
rispettati bianconeri non hanno segnato. Doppia beffa, che rovina,
almeno per questa volta, il sottile godimento che si prova nel
vederli perdere, a prescindere contro chi giochino.
P.s:
appena visto puntata di Sfide
su
Agostino Di Bartolomei, per chi non lo conoscesse, il Capitano prima
del Capitano, suicidatosi 18 anni fa. Magone.
Primarie Pd. Non li voterò, quindi non ho votato nelle primarie (anni fa
votai Bertinotti, come vola il tempo, o per meglio dire, citando mia
nonna: tembo che fu,
non dorna biù).
L'unico che non mi avrebbe fatto schifo ha perso, come da
pronostico. Quello che mi fa più schifo, rischia di vincere. Il
vecchio, rassicurante, che non avanza, vincerà.
Mio
padre anni fa catalogava con una sola parola una certa categoria di
persone, gli arrivisti, quelli attaccati al denaro e ai beni
materiali, gli egoisti, gli astuti, i “furbetti”, quelli che se
ne fottono del proprio orticello e che
cazzo me ne frega del prossimo
(si chiama "naturalmente" senso civico e sociale): i Berluschini.
Renzi
è un Berluschino.
Ed
il sintomo di come si sia ridotta l'Italia.
Ho
aggiunto sotto i tasti fregno (figo o cool), non fregno (non figo o
non cool) e cosa significa fregno (né figo/cool, né non figo/non
cool, una sorta di giudizio neutro, o una richiesta di delucidazioni
semantico/abruzzesi, come ve pare).
Bene,
se avete capito la spiegazione dell'ultimo punto, siete pronti a
giudicare.
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