lunedì 6 agosto 2012

EEEEEEEEE MARACENA

Il mio rapporto con la Spagna è a scadenza olimpica: ci vado a vivere ogni quattro anni.
Mi trovo catapultato qui causa Progetto Leonardo e, per lo meno fino al 21 ottobre, non mi schioderò da Maracena.
Fino a due settimane fa, Maracena significava per me mia madre che sbaglia la pronuncia di macarena.
Invece, per coloro che non lo sapessero, cioè tutti, Maracena è l'estrema periferia di Granada.
Praticamente, se avessi fatto il Leonardo a Bologna, avrei abitato a Granarolo, se mi avessero mandato a Pescara avrei vissuto a Collecorvino (nemmeno a Montesilvano) e via dicendo.
Il paesino è un paesino (dormitorio) tipico: non c'è nulla, non ci sono monumenti, la vita scorre tranquilla, ci sono i matti del paese (qua ha anche due cani), i vecchi si siedono sulle panchine a guardare la gente e a fare commenti del tipo ssi giuv'n di mò nin tenn 'cchiù rispett, i coatti con le macchine truccate sgommano e tirano il freno a mano con la musica ad alto volume  e, in generale si respira un clima di cordialità e cortesia.
Insomma, la provincia.
Se non fosse che qui la gente ha voglia di uscire, di sedersi la sera anche solo per prendere una birra, una tapa, di fare due chiacchiere.
Silvio direbbe Spagna in crisi? I ristoranti sono pieni; effettivamente la situazione è drammatica, ci sono proteste e scioperi ogni giorno e la disoccupazione è a livelli ben più peggiori che da noi, ma, come dicono da queste parti, piuttosto che bere tre birre ne beviamo una.
Non piangersi addosso, essere positivi, comunque godersela nelle possibilità.
Guardo tutto ciò con gli occhi dell'uomo qualunque, del neofita, come prime impressioni guardinghe e inevitabilmente superficiali. Fra una decina di giorni, quando inizierò a lavorare (presumo in una casa di produzione), mi farò un'idea più precisa.
Per ora, la mia idea, una sorta di auto-convincimento magari sbagliato, della “forma mentis”, dello stile di vita della provincia spagnola, mi è da sprono e mi fomenta per il futuro.
Anche se tutti mi hanno detto che cazzo vai a fare in Spagna.
Anche se quando mi affaccio non vedo l'Alhambra, ma il campo sportivo di Maracena.
Anche se non ho il telecomando (e quindi il televideo) e per cambiare canale devo alzarmi dal divano.
Anche se la mia dieta anti-carboidrati si andrà a farsi benedire.
Anche se dopo questi tre mesi tecnicamente non ho ancora un futuro certo.

Ma chi lo ha.



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