Nel mio piccolo, ho i miei personali e
immancabili momenti di gloria o non gloria olimpici.
Così, per variare, e per far
fuoriuscire la mia onniscenza sportiva da tutti i pori, ne citerò
alcuni per ogni sport.
Arco:
vabbé
facile, lo sport per eccellenza dell'uomo qualunque, dove una banda
di uomini con la panza vince l'oro a squadre. A me fa impazzire Marco Galiazzo, già vincitore 8 anni fa ad Atene. Se lo incontrassi per
strada lo scambierei per uno della Pupa
e il Secchione,
invece è pluri-olimpionico.
E io no.
Forse perché mangiare arrosticini non
è uno sport riconosciuto dal CIO. Anzi, non è uno sport.
Atletica:
ampio
il panorama, farò più nomi.
Bolt,
of
course,
l'unico che mi ha fatto strillare daaaaajjeeeeee
siiiiiiiii (con
annessa esultanza alla Terim).
Lo
amo alla follia, perché non è gonfio come un canotto ed è un
“cazzone”, che semplicemente si diverte.
E se perde, perché fa il “cazzone”,
non fa drammi.
Mohamed Farah, vincitore dei 5000 e
10000 metri, nato in Somalia, musulmano, tifoso dell'Arsenal, esempio
vincente di integrazione.
Cose che noi ci sognamo, ancora
concentrati a discutere di Balotelli, che tra le altre cose è nato a
Palermo ed è più bresciano di Fabio Volo.
David
Rudisha, vincitore degli 800 metri con record del mondo, primo uomo a
rompere il muro del 1'40
(e voi direte: “e stì cazzi?”). Va più veloce lui che il 38
barrato.
Manteo
(sì, si chiama Manteo e non Matteo) Mitchell, staffettista
statunitense della 4X400, ha corso in batteria per 200 metri con il
perone rotto. Ma uno come fa a correre con il perone rotto? Non ti
viene da mandare tutti a quel paese e tirare testate per terra per il
troppo dolore? Ho sempre pensato che solo Daniel-San, con l'indispensabile aiuto del Maestro Miyagi, potesse fare sport con una gamba spezzata.
Valeria
Straneo, ottava nella maratona, uno dei miglior risultati tecnici
italiani di tutta l'Olimpiade.
Da
film americano indie/sportivo
(indie nel senso che comunque non vince) la sua storia: inizia a
correre a livello agonistico dopo aver scoperto
una malattia genetica, la sferocitosi, che modifica la forma dei
globuli rossi e causa l’anemia. Non avendo fatto abbastanza il
pieno di sfighe, nel 2010 ha ricominciato a correre dopo
un’operazione di asportazione della milza. Alla sua seconda
maratona si è qualificata alle Olimpiadi.
Esempio,
alla Nothing
is impossible,
di come allontanare da noi stessi i concetti di alibi e avversità.
Brava.
Caso
Schwarzer: ha fatto una cazzata, ma almeno ha avuto la forza di
confessarla subito, senza manfrine. Ci sono delle regole, se le
infrangi paghi. Stop. Lui lo sa.
Basta
“sparagli” sentenze addosso.
I
bambini, i giovani, non devono essere educati dagli sportivi, per
quanto vincenti e con la faccia da bravo ragazzo, ma dalla loro
famiglia.
Badminton:
sport
che in Italia vanta la bellezza di 12 tesserati, sale alla ribalta in
queste Olimpiadi per il “biscotto” nel doppio femminile tra le
cinesi e le coreane del sud, tutte squalificate immediatamente.
E,
si sa, quando c'è odore d'inciucio,
in Italia si sprecano fiumi di inchiostro e si usurano tastiere.
Parleremmo
addirittura di casi di combine nel badminton.
Ah
no, ne abbiamo effettivamente parlato.
Basket:
vittoria
a sorpresa degli Stati Uniti che, trascinata da giovani carneidi di
belle speranze, batte l'altra grande sorpresa Spagna, in una finale
inedita.
Che
poi la Spagna è protagonista del secondo caso di “biscotto”
olimpico, decidendo di perdere deliberatamente col Brasile di Thiago
Silva e Neymar, per evitare Gli USA in semifinale.
Purtroppo
il basket non ha lo stesso potere mediatico del badminton e di questa
storia se ne è parlato poco o nulla.
Beach
Volley: qui
gioco in casa. L'unico abruzzese alle Olimpiadi, Paolo Nicolai, fino
a pochi anni fa lo vedevo allenarsi nel palazzetto del mio paese.
Giocava
in serie C di pallavolo, io (giocavo mi sembra una parolona) in serie
D di calcetto e mi allenavo dopo il volley.
A
18 anni tirava già così forte in battuta, che in me nasceva un
senso di empatia verso il pallone Molten tricolore.
Ebbene,
l'unico atleta a Londra che ho mai visto dal vivo, in coppia con
Daniele Lupo (perché sennò pare giochi da solo) è arrivato ai
quarti, dopo aver battuto negli ottavi i Campioni Olimpionici in
carica Rogers/Dalhausser.
Io
ho visto solo i quarti, in cui hanno perso. Erano in vantaggio nel
secondo set, ho attivato lo streaming, e in tre minuti hanno perso.
Tanta
fortuna.
"Ciao Jose, perché combattere, fatti abbracciare" |
Boxe:
le
note dolenti, non nel senso delle mazzate che si danno. Si è parlato
molto del furto subito da Cammarelle in finale, ma nell'unico
incontro che ho seguito si è fatto molto di peggio.
Nella
terza ripresa, con Russo in vantaggio in maniera quantomeno
discutibile, non si è combattuto. L'italiano ha deciso, in un impeto
di affetto, di comportarsi da fratellone maggiore e ha ripetutamente
abbracciato il cubano, che, vedendo frustrati i suoi tentativi di
dare fuoco alla madre (giuro, ho letto il riassunto della prima
puntata di Fratello
Maggiore),
provava a pestarlo, senza risultato.
Morale della favola: pubblico inglese
che urla CUBA CUBA e figura di merda per Russo.
Se lui può cambiare, tutto gli altri non cambiano.
Canoa/Canottaggio:
sport oramai orfano della
telecronaca di Galeazzi, verrà ricordato per la debacle azzurra.
Anzi, ripensandoci, è da quando non ci sono più gli Alè
e
i 116/118 di Bisteccone
che non vinciamo una mazza.
Un
misero argento nel due di coppia e polemiche a non finire per il
clima pesante che si respirava in ritiro. A farne le spese il C.T.
Di Capua, che sinceramente non so se sia il mitico Peppinielllo degli
Abbagnale.
La
soddisfazione arriva nella canoa slalom, l'oro di Molmenti è l'unico
non violento
(cioè l'unico ottenuto senza armi) di tutte le Olimpiadi. Per
festeggiare ha invitato Flavia Pennetta a cena. Lei ha detto sì.
Mica
scemo.
Ciclismo:
allora, nel ciclismo su pista
vincono gli inglesi. Non sapevo (o mi ero dimenticato di sapere) ci
fosse la categoria Bmx, dove spadroneggiano i colombiani (!?).
Nella
corsa su strada stranamente ha vinto un ex-dopato.
Ma
l'impresa è nella mountain-bike, dove lo spirito fantozziano
si è impossessato della bici di Marco Aurelio Fontana da Giussano.
Negli ultimi due km il sellino bersaglieramente
si rompe, costringendo l'italiano ad un'impresa leggendaria: fare gli
ultimi chilometri sui pedali, in salita, dopo aver comunque già
battagliato per una ventina di km di saliscendi.
Fenomeno
vero, il Ragioner Filini sarebbe stato fiero di lui.
Tuffi:
dominano da sempre i cinesi,
virtuosi delle piroette e dei carpiati rovesciati con doppio
avvitamento. Noi da anni abbiamo una campionessa vera, brava, bella
(non è la Pellegrini) che non limona a bordo vasca (l'avevo detto
che non era la Pellegrini) col primo tuffatore palestrato ex-isola
dei famosi.
Tania
Cagnotto, per sua sfortuna, è sfortunata.
Ha
perso il bronzo per 20/100 di punto. Non si è lamentata. Ha pianto.
Si è sfogata.
E
poi ha detto che non fa nulla e che la vita vera è un'altra.
Pare
banale, ma immaginate se fosse capitato ad Andrea Agnelli (che
potrebbe gareggiare solo a mister sopracciglio). Avrebbe fatto
stampare sul costume “terzo sul trampolino”.
Sport
equestri: il dressage.
E
ho detto tutto.
Iniziate a tremare |
Scherma:
meno male che c'è la scherma,
sennò avremmo la metà delle medaglie.
Ma
c'è sempre un mistero che attanaglia la mia mente.
Perché
tutte le schermitrici sono marchigiane? Ve lo siete mai chiesti?
A
Jesi che mangiano? Nel corredo per i neonati c'è un fioretto?
Nell'ora
di educazione fisica fanno scherma? Per saldare usano la maschera da
schermidore?
E
se le guerre fossero combattute con il fioretto, Jesi conquisterebbe
l'Universo?
No,
perché dopo un po' due domande uno se le fa.
La vaccata |
Calcio:
il calcio alle Olimpiadi è
come il tamburello: non se l'incula nessuno.
La
nota saliente è che il Brasile perde ogni volta in finale.
Però
vincono sempre squadre simpatiche (simpatiche a me): Nigeria,
Camerun, Argentina e, a Londra, il Messico.
In
campo femminile, in Corea del Nord-Colombia, si registra la
cappellata dell'anno: sui tabelloni, durante le formazione, appare
per sbaglio la bandiera di una Corea a caso, quella del Sud.
Panico
ad Hampden: la sempre tranquilla delegazione coreana del nord si
rifiuta di scendere in campo. Dopo un'ora, e con la promessa di
innalzare una statua di Kim Jong-Il alta 60 metri davanti agli
alloggi dei coreani del sud, la partita ha inizio.
Ginnastica
(ritmica e artistica): sport
bestiale, da Veri Atleti. Sono rimasto sempre affascinato
dall'all-around: tutti fanno tutto.
Cioè
come se chiedessero a Bolt di correre, poi saltare con l'asta, poi
tirare il giavellotto, poi fare il triplo e poi basta, non ce la fai
più.
Kohei Uchimora controlla se il suo taglio è simpatico |
A
Londra ha vinto un giapponese con i capelli simpatici da giapponese,
Kohei Uchimura, mentre tra le donne ha trionfato l'americana
Douglas.
Degni di menzione l'olandese Zonderland che ha vinto alla sbarra (unica volta che ho visto una finale di sbarra in vita mia) e tutti quelli che fanno volteggio, la disciplina più spettacolare.
Degni di menzione l'olandese Zonderland che ha vinto alla sbarra (unica volta che ho visto una finale di sbarra in vita mia) e tutti quelli che fanno volteggio, la disciplina più spettacolare.
Nemmeno
da Amici di Maria
saltano così.
Intanto,
nel corpo libero femminile, si riconsuma la tragedia stile-Cagnotto:
Vanessa Ferrari arriva terza a pari merito. Ma per una regola
stronza, fatta di coefficienti di difficoltà, la retrocedono in
quarta posizione.
Nella
ginnastica ritmica, in cui si tirano palle in aria, si roteano nastri
danzando e si lanciano claviette stile giocoliere, la squadra
femminile italiana vince il bronzo.
In
verità erano arrivate quarte, poi i giudici hanno saputo che la
Ferrari era sugli spalti e, per farla rosicare ancora di più, hanno
cambiato la classifica.
(continua)
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