"io spaccarti studio di merda" |
Pallamano:
vincono
la Norvegia in campo femminile (a quanto pare i norvegesi fanno altri
sport oltre lo sci di fondo) e, in quello maschile, la Francia che
rappresenta l'equivalente pallamanistico
(si scriverà così?) della Spagna nel calcio .e vanta tra le sue
fila psicolabili di tutto rispetto.
Emozionante,
per quanto possa emozionare un italiano cresciuto a pane e calcio, i
quarti Francia-Spagna, risolti all'ultimo secondo da un rocambolesco
(scusate per il termine Pizzulesco)
gol francese di William Accambray, di cui ignoro vita, morte e
miracoli.
Hockey
su prato: sport
più o meno rassomigliante, come dinamica, al calcio. Si gioca in 11
contro 11, il campo è appena più piccolo di uno calcistico, ci sono
i falli, i cross, le punizioni, i portieri, ma non il fuorigioco.
Cosa sorprendente, a differenza
dell'hockey su ghiaccio, in cui mi rincoglionisco cercando di
focalizzare il disco, si vede la pallina, che ha le fattezze di
quella di gomma che tiri ai cani.
Fatto sta che a Londra i fatti
salienti (cioè i vincitori, Germania/maschile e Olanda/femminile)
passano in secondo piano, quando in Spagna ti bombardano con le
immagini di Pol Amat (credo la stella spagnola), infortunato causa
cartone sulla spalla da parte di un australiano. Addio sogno
olimpico.
Tristezza.
Ma,
bando allo scoramento, rifacciamoci un po' gli occhi con Las Leonas.
Judo/Taekwondo:
botte,
atterramenti, calci volanti, diverse categorie di peso,
giudici/segnapunti, ippon, democrazia sportiva (anche la Mongolia e
il Gabon sono andate a medaglia nel taekwondo).
Come spiegare in una dozzina di parole
sport millenari.
Pentathlon
moderno: unico
sport che non ho mai visto, ma mai proprio. Le discipline, che non
c'entrano nulla l'una con l'altra, sono tiro a segno, nuoto (che
nuoto? Dorso? Rana? Stile libero?), scherma, equitazione e corsa (che
corsa? N'do corrono?). Il problema è che sono sport sfigati,
televisivamente deboli, con pochi praticanti e meno pubblico.
Io proporrei, così, per movimentare
la questione: sparare cavalcando, fare scherma sott'acqua
(risparmiando sui rallenty), correre con la maschera da scherma
evitando quelli che sparano cavalcando.
Vela:
ricordare
le categorie olimpiche della vela è una vela impresa.
"Campione olimpico! Forza Austr... Pluf!" |
La classe è cosi (in) acqua che Tom
Slingsby, vincitore di qualche Classe, tipo la Classe Figura di
Merda, festeggia cappottandosi in acqua con tutta la barca.
Cose da far accapponare la pelle a
puristi come me e Cino Ricci.
Tiro:
aspettando
quello alla fune, che meriterebbe maggior rispetto (comunque sport
olimpico fino al 1920), qui si parla di carabina, pistola e tiro a
volo.
N'zomma,
si spara. In piedi, allungati, seduti, aspettando il piatto.
E,
come volevasi dimostrare, negli sport più inutili e violenti, noi
facciamo la voce grossa.
Se
non altro chi vince è degna di stima: Jessica Rossi, 20 anni, prima
nel trap femminile con record juniores, olimpico, mondiale e del
condominio: Essendo di Crevalcore, ha dedicato l'oro a tutti quelli
che come lei vivono nelle zone terremotate.
Occhio,
per chi abbia velleità amorose, a non farla incacchiare. Prendersi,
durante un litigio, i piatti più una schioppettata (la forza
dell'abitudine) non è mai bello.
Nuoto:
la
Pellegrini ha fatto schifo. Vero. E' antipatica. Vero. “Potrebbe
pensare più a nuotare che a fare pubblicità”. Vero. Ma anche no.
Essere
al top dopo 4 anni, confrontarsi con nuove avversarie e mantenersi a
livelli da record del mondo è estremamente improbabile.
Basta
guardare la fine della Manadou.
Magnini,
invece, pippa era, pippa rimane. Ha vinto sì un Mondiale, ma l'ha
vinto sette anni fa. Non è una sorpresa che non sia arrivato in
finale.
Certo,
poi il teatrino del reciproco scambio di accuse sulla preparazione
sbagliata è triste e stucchevole. E non capisco come Magnini,
dall'alto di non si sa cosa, si permetta di criticare i suoi compagni
di staffetta.
Resta
il fatto che qualcuno non è rimasto sui livelli spaziali di 4 anni
fa, ma sempre un Campione rimane.
Michael
Phelps.
Dopo
le prime batoste, tutti a gufare sulla sua completa “abdicazione”:
invece, ti va a vincere i 200 misti e i 100 farfalla, oltre due
staffette. E con queste fanno 68 medaglie vinte alle Olimpiadi.
Il
Campione si vede nelle difficoltà, nel perdere, nel come perdere e
soprattutto nel come rialzarsi. Più che nel stravincere ogni gara.
Le
polemiche non mancano con l'oro della sedicenne cinese Ye Shiwen, che
negli ultimi 100 metri dei 400 misti, è andata più veloce di Phelps
e Lochte. Dalla prossima estate, il traghetto per le Tremiti lo
traìna lei.
Ma
lo stupore per i risultati clamorosi cinesi non è cosa recente.
Ogni
tanto la storia del nuoto racconta di atleti che escono dal nulla e
frantumano ogni record possibile ed immaginabile.
Anche
la esile e non palestrata quindicenne lituana Ruta Meilutyte ha
vinto, con un tempo da umana, la medaglia d'oro dei 100 rana.
Io
a 15 anni nuotavo ancora a “cagnolino”.
Nuoto
sincronizzato: il
mio rapporto con il nuoto sincronizzato nasce e muore durante i
Mondiali di Montreal del 2005, quando vidi, leggiadra, Virginie Dedieu vincere, sulle note di “It's so quiet” di Bjork. Emozioni
che nessuna finale all'ultimo sangue di dressage potrà mai darmi.
In
questa disciplina, il mio spirito critico/naif da giudice di gara, si
è riproposto con presunzione: ho analizzato molto approfonditamente
le eliminatorie, con il sopracciglio arquato alla Ancelotti,
criticando la non sincronizzazione delle coppie in gara, la
coreografia e la musica d'accompagnamento (es:“mmm bella questa
musica flamencheggiante, ma non indicata per la coppia austriaca”).
Ho
toppato, miserevolmente, tutti i miei pronostici di classifica.
Tennistavolo:
l'amato
ping pong. Nei Giochi Olimpici sono tutti cinesi.
I
cinesi sono (giustamente) cinesi, gli italiani sono cinesi, gli
spagnoli sono cinesi, i portoghesi cinesi. Insomma se non sei cinese
non sei nessuno. Non ti fanno giocare.
“-
Buonasera, sono fortissimo a ping pong. - Ah ma lei non è cinese o
di etnia mandarina. Almeno è mai stato in Cina? - Ehm no. - Allora
niente, vada a fare i Giochi del Mediterraneo, per cortesia.”
Scherzi
a parte, le uniche due medaglie non asiatiche, sono due bronzi
tedeschi.
Ma
non li hanno nemmeno fatti salire sul podio.
Tennis:
profanazione
del bianco/Wimbledon a parte, sono rimasto anch'io incantato dalle 4
ore e 26 ore della semifinale tra Federer e Del Potro. Forse motivo
per cui Roger sia arrivato spompato alla finale con Murray,
perdendola 3 set a 0 (cappotto senza combattere, cosa mai successa
prima).
Però
mi vorrei soffermare sull'inutilità del doppio misto, unica
specialità olimpica che non esiste nella realtà. A che pro regalare
medaglie così? Perché a questo punto non fare il doppio con
manichino? O la gara di ciclismo in graziella con un cane sul
cestino?
Triathlon:
nuota,
vai in bici, corri. E fai tutto di seguito. Auguri.
Pallavolo:
“stù
sturdillit di Vermiglio!”.
"Mo fà il primo tempo. Ecc li sapev, murato. Ni joc mai con gli opposti" |
Per
la prima in vita sua, visto che non c'era, a Vermiglio non hanno
fischiato le orecchie durante un'Olimpiade.
Siamo
comunque arrivati terzi, sconfitti, stranamente, da un Brasile
stratosferico (sono anni che non li battiamo) che, non so come, ha
perso in finale 3-2 contro la Russia dopo aver sprecato 2 o 3 match
ball.
In
campo femminile solita eliminazione ai quarti per l'Italia contro la
Corea del Sud, sospinta dall'opposto/dentista (o igienista dentale,
come si usa di questi tempi) Pakka Doo Ikka.
Pallanuoto:
qualcosa
lo vinciamo sempre, forse perché siamo un popoli di navigatori
(oltre che di santi e poeti) e ci piace il mare e il pallone, che
insieme fanno la pallanuoto.
Finale,
unica negli sport di squadra, per la squadra maschile, sconfitta
dalla Croazia di Ratko Rudic, dopo aver battuto i Campioni
Olimpionici (Ungheria) e quelli Mondiali (Serbia) in carica.
Forse
un peccato aver eliminati i serbi, che avrebbero sportivamente
combattuto una tranquilla e decoubertiana
finale contro gli amatissimi cugini croati.
Ma
l'idolo, il personaggio principe di queste Olimpiadi è lui: Saeid
Mohammadpourkarkaragh, 19 anni, iraniano.
Bizzarra
la sua convocazione.
“-
Mohammadpourkarkaragh! - Si dica, ci conosciamo? - Sono il
selezionatore del sollevamento pesi. Senta, vuole fare le Olimpiadi?
Con il suo cognome andremo dritti dritti verso la colonna di destra
di Repubblica. - Perché no, in fondo se mi dice culo un servizio su
Studio Aperto non me lo toglie nessuno.”
Lotta
greco-romana (in inglese wrestling):
alla lettura, sul sito ufficiale di Londra 2012 della parola
wrestling, sono stato 5 minuti, basito, a riflettere.
Ma
dai, c'è il wrestling.
Un
sogno che diventa realtà.
Dan
Peterson in telecronaca. Americani scemi con la manona di gomma con
il numero 1 e i vari cartelli “Mario (nome fittizio) sucks”.
Ultimate Warrior medaglia d'oro, British Bulldog argento e Rey
Misterio bronzo.
Poi
dopo capisci che sarebbe la lotta greco-romana e il fomento finisce.
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